10 animali selvatici che puoi incontrare (quasi solo) in Calabria
Quali animali selvatici puoi scovare in Calabria? La mia regione ha subito tantissimi mutamenti nel corso della sua storia geologica, come glaciazioni, movimenti tettonici ed erosioni che ne hanno fortemente mutato l’aspetto, sia per quanto riguarda il paesaggio e gli habitat, sia per quanto riguarda la fauna.
Ecco perché i suoi endemismi, cioè le specie animali caratteristiche solo del suo territorio, sono davvero pochi. Eccone però 10 che puoi incontrare durante una meravigliosa esperienza nella natura, tra i quali alcuni sono esclusivamente calabresi.
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Il Capriolo dell’Orsomarso (Capreolus capreolus italicus)
Preparati ad avvistare un animale che può raggiungere una altezza di 80 cm e pesare fino ai 30 kg se è di sesso maschile. Il Capriolo dell’Orsomarso, chiamato anche Capriolo del Pollino, è il cervide più piccolo presente in Italia e i suoi avvistamenti più frequenti risalgono agli anni ’70 per poi quasi scomparire dai radar fino alla fine degli anni ’80.
Dove puoi vederlo
Per scorgere il Capriolo dell’Orsomarso dalla natura molto schiva, devi essere baciato dalla fortuna. Ma non perdere la fiducia, perché non è così impossibile che tu possa vederlo di sfuggita durante un’escursione, ma esclusivamente sui monti dell’Orsomarso appartenenti al meraviglioso Parco Nazionale del Pollino, perché questa sottospecie di capriolo è riuscita a isolarsi dai suoi simili in aree molto circoscritte e lontane dalle aree abitate.
Lo Scoiattolo nero (Sciurus vulgaris meridionalis)
Aguzza gli occhi perché questo roditore è davvero piccolo e fuggevole. Lo Scoiattolo nero è una specie esclusiva dei boschi calabresi e lucani e la sua particolare specie è stata confermata solo nel 2017 analizzandone il DNA. Fino a quel momento il piccolo roditore veniva considerato come una sottospecie dello scoiattolo rosso, nonostante il naturalista calabrese Armando Luciferi ne avesse parlato già nel 1907 ma senza effetti sulla comunità scientifica.
Che ci fa al sud questo piccolo scoiattolino nero? L’origine parte dalle ultime glaciazioni, in cui sopravvisse al freddo fuggendo nelle più calde penisole meridionali d’Europa, restando qui isolato grazie al successivo riscaldamento del clima.
Dove puoi vederlo
Puoi scovare il piccolo e furbo Scoiattolo nero nelle pinete tra i 500 e i 1500 metri perché va ghiotto per i semi di pino, tra i cui alberi si mimetizza per passare inosservato.
Il Camaleonte (Chamaeleo chamaeleon)
Chi non conosce il Camaleonte? Un piccolo rettile che non ha bisogno di grandi presentazioni e che può misurare, coda compresa, una ventina di centimentri. Le sue qualità peculiari sono invidiabili da ognuno di noi: cambiare colore a seconda della temperatura dell’ambiente, del suo umore e per nascondersi dai predatori.
Nonostante questo animaletto non sia ancora considerato una specie o sottospecie endemica della Calabria, ha buone possibilità di diventarlo grazie alla sua spiccata capacità di adattamento al nostro clima. Ma che ci fa un animale esotico in Calabria? La risposta è sicuramente imputabile alle sue introduzioni (più o meno clandestine) dal nord Africa per fini di allevamento o collezionismo.
Dove puoi vederlo
Puoi incontrare il Camaleonte mediterraneo nella provincia di Reggio Calabria, dove la presenza è stata documentata per la prima volta nel 2015, anche se negli anni precedenti vi erano già stati degli avvistamenti.
Il Lupo appenninico (Canis lupus italicus)
Tra i tanti animali selvatici, questo è senza dubbio il simbolo delle montagne silane e dei nostri boschi in generale, ma non è una esclusiva della Calabria. Il lupo appenninico è un esemplare determinante nel controllo delle popolazioni dei grandi erbivori come cervi, cinghiali e caprioli ed è il predatore più grande che puoi trovare nella mia regione, con un peso che varia intorno ai 30 kg ed una lunghezza di 150 cm senza contare la coda.
Purtroppo storicamente il lupo è stato visto come un animale nocivo tanto che negli anni 70, in Calabria come nel resto d’Italia, rimasero pochi esemplari localizzati quasi esclusivamente in Sila. L’estinzione di questa preziosa specie è stata per fortuna evitata grazie alle campagne condotte dalle organizzazioni ambientaliste e alla sensibilizzazione degli abitanti dell’entroterra, oltre che con leggi severe che ne proibiscono la caccia e l’abbattimento.
Dove puoi vederlo
Oggi il lupo è tornato stabilmente in molte zone dell’Appennino e la popolazione più numerosa si trova proprio sulle nostre montagne Silane, ma puoi avvistarlo in tutta l’area montana calabrese tra gli 800 e i 1000 metri. Ahuuuuu!
La Lucertola di amparo (Podarcis siculus amparoae)
Con questo animaletto, ci troviamo davanti a quella che è probabilmente una delle vere e proprie specie esclusive della Calabria. La Lucertola di amparo è molto simile alla sua cugina lucertola campestre, ma è più piccola di qualche centimetro e con un pattern dorsale quasi completamente verde, che si chiama “concolor” e che raramente presenta anche la comune lucertola che siamo abituati a conoscere.
Dove puoi vederla
Rispetto agli altri quattro animali selvatici di cui abbiamo parlato finora, incontrare questa lucertola è molto facile, soprattutto durante una passeggiata. Ma la trovi solo sull’affascinante Isola di Dino di Praia a Mare, rappresentando un classico esempio di come l’isolamento di una parte di popolazione animale possa portare alla nascita di una sottospecie. Facile è anche avvistare degli incroci tra la sottospecie dell’isola e quella presente sulla terraferma.
Il Grifone (Gyps fulvus)
A vedere l’apertura alare di questo uccello, che sfiora i 2,80 metri, vien davvero voglia di volare. Il Grifone è un rapace dalle imponenti dimensioni, che puoi riconoscere per il suo piumaggio chiaroscuro che varia dal quasi nero al sabbia.
Come per gli altri avvoltoi, una caratteristica distintiva del Grifone è il collo lungo, snello e quasi privo di piume, diventato così durante la sua evoluzione perché gli consente di inserire il capo nelle carcasse degli animali di cui si nutre senza sporcarsi. Per non parlare poi del “piumino” alla base del collo che funge da bavaglio, che furbata della natura!
Dove puoi vederlo
Il Grifone vive in colonie molto numerose vicino a canyon e ambienti fortemente rocciosi che sono l’ambiente ideale per la nidificazione. Ecco perché puoi ammirare questo uccello nel Parco Nazionale del Pollino e soprattutto a Civita, dato che dal 2000 è stato avviato un progetto per la sua reintroduzione.
Il Capovaccaio (Neophron percnopterus)
Un avvoltoio tra i più piccoli presenti in Europa e che purtroppo sta per scomparire dai cieli italiani. Il Capovaccaio ha un’apertura alare che raramente supera i 160 cm ed è un uccello completamente migratorio, che sverna in Africa e arriva in Calabria in primavera, tra marzo ed aprile. Infatti molti anziani calabresi la chiamano “la Pasqualina” per via del suo solito arrivare proprio nel periodo pasquale. Si nutre principalmente di carogne e le sue caratteristiche fisiche (proprio come nel caso del Grifone) si sono adattate al suo tipo di alimentazione.
Dove puoi vederlo
Il Capovaccaio vive solitario o in coppia e frequenta aree fortemente rocciose dove gira senza sosta alla ricerca di cibo. Le coppie di Capovaccai stanziali in Italia si contano purtroppo ormai sulle dita e si trovano solo in Basilicata, Calabria e Sicilia. In Calabria il territorio storicamente amato da questo uccello è la provincia di Crotone sullo Ionio.
La Salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata)
Questo piccolo animaletto è probabilmente tra i più difficili (ma non impossibili) da incontrare in Calabria. La Salamandrina dagli occhiali è il più piccolo anfibo d’Europa, con i suoi 10 cm di lunghezza media, coda inclusa.
La riconosci dal dorso di colore bruno e il ventre a chiazze nere e biancastre, mentre sulla testa ha una macchia di colore chiaro a forma di 8, che gli fa guadagnare il simpatico appellativo. La sua colorazione molto appariscente ti può aiutare a notarlo, così come serve ai predatori per essere messi in guardia dalla sua tossicità.
Dove puoi vederla
Vive negli Appennini ed è diffusa soprattutto nel versante tirrenico della penisola. In Calabria, puoi trovare la Salamandrina dagli occhiali in diverse zone, ma tieni presente che non ama le alte temperature, infatti nei periodi più caldi si infossa nel fango o in tane umide e fresche.
Il Gatto selvatico (Felis silvestris silvestris)
Se nel mezzo di un luogo sperduto e selvaggio senti un “Miaoooo”, potresti avere un bel colpo di fortuna. Incontrare il Gatto selvatico è tutt’altro che semplice, perché si tratta di un vero e proprio fantasma delle foreste, eppure i boschi calabresi sono tra le ultime roccaforti di questa specie, purtroppo sempre più a rischio d’estinzione.
Altra impresa ardua è distinguere un comune gatto domestico dal selvatico, col pelo grigio e anellature nere sulla coda, una lunghezza che arriva fino a 120 cm, una corporatura tozza e robusta e zampe lunghe e possenti.
Dove puoi vederlo
In Calabria puoi avvistarlo lungo la Catena costiera, nelle aree boschive dei grandi Parchi Nazionali di Sila, Pollino e Aspromonte e anche nel Parco Regionale delle Serre.
La vipera meridionale (Vipera aspis hugyi)
Lo so, incontrare questo animale non è sicuramente piacevole, ma si tratta pur sempre di qualcosa di particolare. La Vipera meridionale è infatti non solo l’unica specie di vipera presente in Calabria ma anche l’unica ad essere velenosa. Niente paura, perché raramente è mortale per l’uomo, inoltre la possibilità di esser morsi è davvero remota e perlopiù accidentale.
La riconosci dalle pupille verticali, l’aspetto molto tozzo rispetto agli altri serpenti della mia regione, con una lunghezza che mediamente raggiunge i 60 cm, una testa molto squadrata e le sacche del veleno poste a formare delle “guance”. Le colorazioni più comuni della Vipera Meridionale sono il fondo grigio cenere o bruno con una banda che percorre tutta la colonna vertebrale come un’onda di colore scuro ma molto appariscente.
Dove puoi vederla
La Vipera meridionale puoi trovarla in Calabria un po’ dappertutto e sempre a terra, perché non è capace di salire sugli alberi ma caccia attivamente nutrendosi di topi, lucertole ed altri piccoli animali che trova sulla sua strada.
Racconto realizzato col prezioso contributo dello zoologo calabrese Alfonso R. Iorio.
Grazie ad Alfonso, alla Guida Ambientale Escursionistica Stefano Saetta e a Giuseppe Vottari per le foto.