La mia Calabria è: cosa mangiare, vedere e vivere secondo i calabresi

La mia Calabria è: cosa mangiare, vedere e vivere secondo i calabresi

Il 21 giugno è arrivata l’estate 2019.

Calabria: profumo di mare, nonna che mi frigge qualcosa per festeggiare il rientro, la sabbia attaccata a piedi e gambe che non si scrolla, i granellini di sale che mi arricciano i capelli, i girasoli di zia Maria sul lungomare e quella semplice e indescrivibile felicità del sentirsi a CASA.

Ma se per il calendario delle stagioni l’inizio dell’estate corrisponde al 21 giugno, la mia inizia il 7 agosto quando tornerò da Milano a casa.
Forse è triste vivere continuamente nell’attesa della felicità. Per questo c’è il mio blog, per questo c’è instagram che mi fa sfogare a suon di lettere digitate sulla tastiera ogni mattina dalla metro sempre #ConIlCuoreVersoSud, per questo ho pensato a un modo per sentirmi meglio, chiedendo aiuto a chi abita in Calabria, chi c’è stato in vacanza o ne è lontano proprio come me.

Ispirandomi a un’idea degli amici di @cosenzapics, ho festeggiato l’arrivo della “stagione della felicità”, ascoltando idee e sensazioni sulla mia e nostra amata terra di chi mi segue su instagram: ho creato un’immagine grafica con 4 domande da compilare, affinché ognuno potesse ricondividerla nelle proprie Stories aggiungendo le risposte.

“La mia Calabria è”, 4 domande per dire la nostra e condividerla anche con chi non ci è mai stato e potrebbe farlo per le vacanze. 

Ecco allora cos’è venuto fuori dalla testa e dal cuore di questo coro di calabresi uniti, che mi ha permesso di scoprire tante cose che non conoscevo portando definitivamente alle stelle la voglia di viaggiare lungo la mia terra.

La mia Calabria è

Una cosa da assaggiare

Con l’elenco che nasce dalle risposte sul cibo c’è solo da iniziare a sentire l’acquolina in bocca. Come diciamo in Calabria (e come mi ha suggerito qualcuno di voi): “A tavula misa chini ‘o mange perde li spisi”, cioè “quando la tavola è pronta chi non mangia ci perde”. Pronti?
Innanzitutto bisogna provare ogni tipo di pitticelli (cioè frittelle) tra cui ‘i milangiani (di melanzane), ‘i rosamarina (di pesce azzurro neonato), ‘i hiuri i cucuzza – o ‘i sciurilli (di fiori di zucca). Poi continuiamo a rimanere “leggeri” con le zeppole salate – o crispelli, ‘i milangiani chjini (melanzane ripiene), ‘i vajanelli jarli – o pipi cruschi (peperoni secchi fritti), la pasta fileja al ragù di salsiccia e gli spaghetti alla Corte d’Assise (ovviamente piccanti), la frittata di patate di Fiumefreddo (CS), ‘i patani e zafarani – o patani e pipi o patani e vajanelli (patate e peperoni fritti), le alici arriganati – o arraganata o raganella (timballo di alici). Immancabili i salumi come suppressata e savuzizza (soppressata e salsiccia) e la ‘nduja. Per asciugare lo stomaco (si fa per dire), pane iermano di segale.

E dopo il salato ci vuole il dolce no? E allora via con le paste gioiosane, le vecchiarelle (frittelle dolci al miele), ‘i crucetti (fichi secchi con frutta secca), il buon Tartufo di Pizzo e ‘u mustu cwuttu (miele di fichi). Da assaggiare poi il bergamotto o il cedro della mia Riviera e d’estate i pomodori di Belmonte Calabro (CS).

Secondo me: vajanelli arrustuti supra ‘na fella ‘i pitta càvuda (peperoni arrostiti sulle braci su una fetta di pane caldo fatto in casa).

polpette fritte di melanzane alla calabrese

Zia Silvana e ‘i pitticelli ‘i milangiani

pitta-e-vajanelli-arrustututi-peperoni-arrostiti-cetraro-calabria

io che mi gusto vajanelli arrustuti supra ‘a pitta

Un luogo da vedere

Scelte difficili, a volte impossibili. Diviso per province, ecco cosa avete risposto.

Provincia di Cosenza: il Lago di Lorica in Sila e il paese di Longobucco, le Grotte di Rizzo, la Chiesa San Benedetto e la Torre di Rienzo a Cetraro, il paese di Diamante, Cosenza vecchia, San Sosti e il Parco Nazionale del Pollino, il Santuario di San Francesco di Paola, i borghi di Morano Calabro e Civita. Provincia di Reggio: il Lungomare di Reggio Calabria e il Museo Archeologico Nazionale casa dei Bronzi di Riace, e poi Scilla, Gerace, il Parco Museo Laboratorio Santa Barbara “Musaba” a Mammola, il borgo di Amendolea oppure quello fantasma di Pentedattilo a Melito Porto Salvo. Provincia di Crotone: Le Castella a Isola Capo Rizzuto. Provincia di Catanzaro: San Sostene. Provincia di Vibo Valentia: le famosissime Tropea e Pizzo Calabro.

Secondo me: Fiumefreddo Bruzio (CS), che ho visitato quando ancora non esisteva il mio blog e di cui non ho foto. Per rimediare, ne ho scelto 2 su instagram che mi piacciono tantissimo. E siccome voglio essere di parte, aggiungo il Porto e il Centro Storico di Cetraro (CS), il mio paese natio

Fiumefreddo Bruzio © foto di jigen_82

Fiumefreddo Bruzio © foto di enricadodi

Porto turistico di Cetraro (CS)

Centro storico di Cetraro (CS)

Un’esperienza da vivere

E qui ci siamo scatenati, tra cose da fare ma soprattutto momenti che si possono vivere solo da noi in Calabria.
Tra le cose da fare c’è andare in quad tra le montagne della Sila, fare rafting sul fiume Lao nel Pollino, prendere il sole sulla spiaggia della Pizzuta a Tropea, fare un picnic nella pineta di Monte Cocuzzo (CS) e raggiungerne la vetta, fare un’escursione nelle Grotte di Zagaria a Canolo (RC), alla Cascata del Marmàrico a Bivongi (RC) o nelle Valli Cupe di Sersale (CZ), percorrere il Sentiero del Brigante sull’Aspromonte o salire a piedi sul Monte Serra del mio paese Cetraro (CS), dove è bello assistere anche ai Giochi Rionali estivi in Piazza del Popolo.

Tra i momenti da vivere irrinunciabile un giro in pedalò, il ricco pranzo della domenica ‘ccu ‘i purpetti (polpette di carne) o quello dalla nonna che frigge qualsiasi cosa, il matrimonio di 24 ore no-stop con corsa al buffet, quadriglia e spaghettata a casa degli sposi (aggiungo la serenata romantica a casa della futura sposa il giorno prima del matrimonio, che si tramuta immancabilmente in una “farra” – festa con organetto, tarantelle e vino), un’alba a Marina di Gioiosa Ionica (RC) o un tramonto dal Monte Sant’Elia a Palmi (RC) e poi il vivere le tradizioni pasquali o eventi tradizionali come la Fiaccolata dei Zigni a Verbicaro (CS).

Secondo me: tour in barca nell’Alto Tirreno cosentino per scoprire scogli, grotte e isolotti da Acquappesa fino a San Nicola Arcella, come lo Scoglio della Regina, la Grotta Azzurra o l’Arco Magno.

la Grotta Azzurra di Praia a Mare (CS)

con mia sorella Greta sotto l’Arco Magno di San Nicola Arcella (CS)

Ma soprattutto è

Questa era forse la domanda più difficile e quella che ha permesso al cuore di parlare.
Profumo di gelsomini, l’abbraccio dei tuoi cari dopo mesi di lontananza, il primo bagno a mare.
E poi sole, famiglia, cibo buono, genialità, aria pulita, genuinità, casa, affetto, ospitalità, storia e folklore con tanto rispetto delle tradizioni. E poi la risposta che mi ha colpito di più: una terra di contraddizioni che solo occhi curiosi possono amare.

Secondo me: un’anima semplice e selvaggia, capace di sorprendere e far innamorare chi la visita come viaggiatore e non turista. Un piccolo pezzo di mondo che però la storia di quel mondo la contiene e trattiene, aspettando solo di essere scoperta.

Nonna Annina, favi e savuzizza

Torre di Rienzo del XVII sec., Cetraro (CS)

Grazie a tutti quelli che hanno partecipato a questo piccolo gioco che altro non era che un modo per cogliere i pensieri di ognuno di noi e formare un racconto a più voci dalla forma particolare: quella della punta di uno stivale, incorniciata dal mare e attraversata da natura, buon cibo, storia e calore di noi gente del Sud.

Se hai qualcosa da aggiungere, trovi l’immagine grafica e le indicazioni per partecipare sul mio profilo instagram nelle Stories in evidenza “La mia Calabria è”.

Se preferisci invece, lasciamo un commento qui sotto.

Ti aspetto 🙂


Laura Cipolla

Laura Cipolla

Nata e cresciuta a Cetraro (CS), vivo da qualche anno a Milano "con il Cuore verso Sud". Qui trovi la mia Calabria a 360°, che è anche la tua.

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(2) commenti

  • Dora
    27/06/2019 at 19:25 Rispondi

    Laura come al solito hai fatto centro! Hai descritto la tua estate calabrese, e poi da semplici risposte del tuo quiz, hai raccontato la Calabria di tutti noi. Io vivo in Calabria ma, grazie a questo, ho scoperto posti che devo andare a visitare, cibi che devo assaggiare, e soprattutto ho avuto conferma che, malgrado tutto, la Calabria è amata e siamo fieri della nostra terra. Grazie per quello che fai, può sembrare “poco”, invece è tanto, perché dai luce e valore alla tua e nostra terra facendo scoprire luoghi, usi, tradizioni, delizie… e che, anche se viviamo in questa regione, non conoscevamo, mentre ora, grazie al tuo blog, possiamo vederlo in anteprima sul web e poi andarlo a vedere da vicino. Ad maiora semper e soprattutto al prossimo quiz ?

    • Laura
      28/06/2019 at 06:40 Rispondi

      Dora, da dove parto per ringraziarti? Innanzitutto grazie per aver partecipato a questo “gioco”, poi grazie per avermi fatto conoscere Longobucco e in fine grazie per le tue parole di fortissimo sostegno nei miei confronti. Non c’è cosa più bella che sentirsi “insieme” in questo racconto della nostra amata Calabria. Grazie di cuore!

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