Cosa fare e vedere in Sila, la montagna calabrese delle esperienze

Cosa fare e vedere in Sila, la montagna calabrese delle esperienze

Nella mia Calabria ci sono luoghi che sfuggono all’immaginazione e restano segreti e, per quanto si provi a raccontarli, nulla restituisce la stessa emozione che si prova nel viverli: il Parco Nazionale della Sila è uno di questi.

Anche se circa il 42% del nostro territorio è montano, spesso, per noi calabresi, il racconto inizia dal mare, perché siamo figli di quell’infinita distesa azzurra, blu, verde, indaco. Siamo nati con i miti, i racconti e i personaggi legati al mare, ma tendiamo sempre il cuore a quei giganti che sorvegliano i nostri paesi, che ci proteggono e ci offrono un rifugio quando l’infinito non è abbastanza.

scorcio silano

scorcio silano

Anche ai calabresi amanti del mare come me capita, a volte, di preparare lo zaino, mettere scarpe comode e salire sui nostri monti, nelle nostre aree verdi, nei polmoni della Calabria. E io sono qui a raccontarti una di queste volte.

La mia terra ha deciso di farmi vivere delle esperienze straordinarie nel Parco Nazionale della Sila di cui ti accennavo: 73.695 ettari, tre grandi aree (Sila Grande, Sila Piccola e Sila Greca), 3 province (Cosenza, Catanzaro e Crotone), 19 comuni, 9 Riserve Naturali e una Riserva della biosfera UNESCO.

Perché dovresti venire almeno una volta in Sila

Se i numeri non bastano a trasmettere la grandezza del Parco Nazionale della Sila, allora ti porto con me nella sua storia, nei suoi boschi incantati, nei suoi specchi d’acqua magici.

Ma prima di raccontarti la mia esperienza, ti dico velocemente qualcosa di interessante che dovresti sapere su questo territorio.

Una geologia particolare

Il territorio del Parco Nazionale della Sila è situato nell’ambito del più ampio altopiano silano ed appartiene al sistema montuoso della catena appenninica meridionale.

La descrizione sul sito ufficiale del Parco è bellissima ed eloquente: “La Sila è una emigrante in una terra di emigranti, un pezzo di Alpi che nel corso di milioni di anni ha percorso un viaggio “al contrario”, scendendo dal nord al sud”.

Bella e divertente in ogni stagione

Sia in estate che in inverno c’è da rimanere incantati dalle montagne ondulate, le ampie pianure e i boschi magici con quegli incredibili alberi monumentali, le infinite specie di animali e piante, i tantissimi laghi naturali e artificiali.

La Sila è Il luogo ideale per lasciare le bellissime coste calabresi e tuffarti nel verde, nella cultura nelle tantissime attività per grandi e piccini.

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Un pieno di natura

Vette ondulate

Il Parco della Sila è fatta da una serie di ampi pianori che in media superano i 1.300 m di altitudine e dai quali si innalzano numerosi rilievi.

Per gli appassionati di trekking non mancano vette da conquistare, sebbene potrebbero sembrare “piccole” agli occhi degli appassionati scalatori. Iniziando dal Monte Botte Donato, che detiene il primato con i suoi 1.928 m, seguono Monte Nero (1.881 m.), Monte Curcio (1.788 m.) e Monte Gariglione (1.765 m.)

Laghi e Fiumi

Il Parco Nazionale della Sila è attraversato da diversi fiumi come il Neto, il Trionto, il Tacina. Parlando invece di altopiano silano, troviamo come fiumi anche il Crati e il Savuto.

I laghi del Parco sono inseriti in paesaggi e vedute che sembrano dipinti en plein air. Anche se costruiti dall’uomo per trarne beneficio, sono ormai non solo importante fonte di approvvigionamento per agricoltura e turismo, ma anche meta preferita da tantissimi uccelli migratori e non.

Il Lago Ampollino lambisce quattro diversi comuni e le tre province di Cosenza, Catanzaro e Crotone. A Lorica, il Lago Arvo ti conquista con i suoi riflessi e colori. E poi ancora il Lago Cecita, l’Ariamacina e il Passante.

Il Lupo e non solo

In Sila vivono cinghiali, volpi, tassi, lontre, cervi, caprioli, scoiattoli e gatti selvatici. E poi, tra i tanti, in volo ci sono sparvieri, poiane, gufi notturni e barbagianni.

Ma il vero protagonista della Sila è il lupo, da sempre nella nostra immaginazione sia con accezioni positive che negative. Si tratta del lupo grigio appenninico o lupo italiano (Canis lupus italicus), presente anche in altri territori, ma è in Sila che questo predatore affascinante e misterioso è riuscito maggiormente a sopravvivere, anche grazie alle politiche di tutela ambientale e al regime di protezione nei suoi confronti.

Il Pino Laricio e non solo

La Sila viene definita “Gran Bosco d’Italia” perché è coperta per la maggior parte da alberi. Qui ci si circonda infatti di faggi, abeti bianchi, querce, castagni, tigli e aceri.

Ma c’è un albero che è particolarmente bellissimo e degno di nota: è Il pino laricio silano (o pino nero calabrese) che, insieme al pino loricato del Pollino, è l’albero simbolo della Calabria.

Si tratta di un relitto dell’ultima glaciazione utilizzato tantissimo da bruzi, greci e romani. La pece bruzia, ovvero la resina estratta dai pini larici silani, era famosissima e veniva utilizzata per impregnare le navi della flotta di Roma Antica, ma anche come medicina, per usi veterinari, in enologia e in cucina.

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I paesi

In Sila paesaggio naturale e umano si fondono indissolubilmente, si sovrappongono, si intrecciano in un dialogo profondo fatto di viste mozzafiato e presenza antropica.

L’anima silana si lascia scoprire facilmente tramite il mantenimento dell’identità e delle tradizioni più segrete. Succede, ad esempio, se si passeggia per le vie di uno dei bellissimi paesi del Parco come, per citarne alcuni, Acri, Corigliano Calabro, Longobucco, Petilia Policastro, San Giovanni in Fiore, Sersale, Taverna, Zagarise.

Il cibo

Quando pensi ad un luogo che ti è rimasto nel cuore, sicuramente ricordi le esperienze vissute, i monumenti visitati, le storie ascoltate. Ma lo sai quali sono i sensi che conservano maggiore memoria? L’olfatto ed il gusto.

Io quando penso alla Sila, sento ancora l’odore e il sapore delle castagne sul fuoco, del Caciocavallo DOP sciolto sul pane appena sfornato, dei salumi e dei funghi porcini.

Sento il sapore della genuinità, di patate dolciastre abbinate alle carni più pregiate. Perché qui tutto è più buono, tutto è più autentico.

I centri visita e i musei didattici

Se vuoi conoscere a pieno l’importanza e le peculiarità del Parco Nazionale della Sila devi passare dai Centri Visita e dai Musei Didattici.

Queste istituzioni rappresentano il fulcro della conoscenza e raccolgono al loro interno tutta la straordinaria diversità naturalistica e faunistica del Parco.

Da non perdere il Centro Visita Cupone, con i suoi percorsi, esposizioni e specie che vivono nel loro ambiente naturale. Sappi che qui potresti incontrare proprio il Re incontrastato del Parco, il Lupo della Sila!

L’importanza dell’Ente Parco e delle Guide Ufficiali

La Sila è un territorio unico per la sua biodiversità che, dal 20 aprile 1968 prima, con l’istituzione del più ampio Parco Nazionale della Calabria e dal 1997 poi, con l’istituzione ufficiale del Parco Nazionale della Sila (ufficialmente formalizzato nel 2002) ha visto finalmente partire azioni di monitoraggio, salvaguardia, protezione e ricostituzione degli habitat che stanno riportando alla sua gloria questo territorio amato persino dai grandi autori classici.

E in tutto questo, la Guida Ufficiale del Parco è una figura importantissima perché funge da mediazione tra noi umani e la natura. E si tratta di una mediazione mirata a garantire i migliori benefici per tutti, attraverso la diffusione della cultura dell’outdoor.

Cosa fare e vedere in Sila: la mia incredibile esperienza

Ed eccoci a noi. Spero che quello che sto per raccontarti ti ispiri. Perché la Sila è qualcosa da vivere non solo come luogo ma come vera e propria esperienza.

Ed è proprio il lato incredibilmente esperienziale del Parco della Sila che, insieme alle Guide Ufficiali, ti mostro in prima persona con il desiderio di far scattare la voglia di viverlo a tutti i calabresi e non che, come me, preferiscono solitamente il mare, o sono un po’ pigri oppure semplicemente non sono abituati a immaginarsi camminare in mezzo ad alberi secolari, animali affascinanti ed indimenticabili avventure outdoor ed enogastronomiche.

Ecco cosa ho vissuto a fine ottobre tra Lorica e Camigliatello Silano.

Ho volato sul lago Arvo appesa ad un cavo d’acciaio

Qualche passo su una pedana d’acciaio e via: circa 45 secondi adrenalinici di un’esperienza che non dimenticherò mai. Sia perché non pensavo di trovare il coraggio di lanciarmi su un lago a questa altezza e sia perché l’esperienza è così bella che subito dopo l’avrei ripetuta altre 10 volte. Ho urlato di gioia per tutto il tempo 🙂

Dove: Lorica, silavventura.it

Parco Nazionale della Sila, Zip line
Zip Line Lorica

Ho pedalato tra paesaggi belli come un dipinto

L’ultima volta che son salita in bici neanche me la ricordavo più e inoltre non l’avevo mai fatto su sentieri a tratti sterrati. Dire che andare in mountain bike in Sila è bellissimo è davvero riduttivo. La Guida Ufficiale del Parco, Saverio, mi ha insegnato con tanta pazienza come usare al meglio la bici, perfetta anche per le persone meno capaci come me.

Dove: Lorica, bike-point ilchioscorosso.it

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Mountain bike sul lago Arvo, Lorica, Sila

Ho fatto la mia prima passeggiata a cavallo

Una tensione incredibile, un pieno di ansia sia per essere su una cavalla, incapace di controllare e sia per la paura di farmi/farle male in qualche modo. Ma la bravura dell’istruttore Salvatore e la dolcezza della cavalla India, mi hanno permesso di stupirmi di me stessa, ancora una volta. Che emozione!

Dove: Lorica, Horses Lorica

Escursione a Cavallo, Sila, Calabria
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Ho mangiato un paninazzo con la Sila dentro

È proprio il caso di dire che c’è bisogno di recuperare le energie. E in Sila di cibarie per farlo ce ne sono a volontà. Niente di meglio del tuffarsi a capofitto tra i sapori del territorio mordendo un panino spaziale preparato con soli prodotti locali da alcuni giovani ragazzi che in un delizioso chiosco silano accolgono tutti come a casa.

Dove: Lorica, ilchioscorosso.it

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Panino della Sila. il Chiosco Rosso, Lorica

Ho usato una bici che ti fa volare sull’acqua

La bikeboat è una di quelle cose di cui io ignoravo l’esistenza. Si tratta di una bici molto particolare, galleggiante, da usare in mezzo all’atmosfera del lago a dir poco pittoresca. Questo è davvero un modo particolare per godersi la natura facendo del sano movimento che fa bene a corpo e anima. Pedalare sull’acqua dirigendosi verso il sole è troppo, troppo divertente.

Dove: Lorica, loricaly.it

Bike boat sul lago Arvo. Lorica, Sila
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Ho assaporato il tramonto dal battello

Vedere il sole tramontare da sopra un battello alimentato a batterie, è pura magia, una connessione con la natura in modo del tutto ecologico. Qui i polmoni sembrano spalancarsi per acchiappare tutta l’aria pulita della Sila, il vento frizzante tocca la pelle e il sole, ancora tiepido, diventa una calda coccola. E quel luccichio del lago al tramonto, fa brillare pure l’anima.

Dove: Lorica, loricaly.it

Giro in battello, Lorica, Sila
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Ho fatto la sauna e un bagno caldo al freddo

Mai avrei pensato di scoprire Yule, una spa con sauna finlandese e chalet a forma di botte, più idromassaggio all’aperto con acqua di sorgente riscaldata a legna. Farsi coccolare da questa esperienza di benessere così calda in mezzo al freddo della montagna è davvero una cosa particolare. E poi il tè caldo e una soffice ciambella gustati nel carinissimo chalet rendono tutto ancora più dolce.

Dove: Lorica, Perla della Sila B&B & moccivo.it

Yule spa, Perla della Sila B&B, Lorica
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Ho incontrato l’arte in un luogo inaspettato

Dato che la Sila è davvero una scoperta continua e inaspettata, andando a fare un aperitivo prima della cena, ho casualmente incontrato la meravigliosa arte del signor Francesco Aquino e sono rimasta folgorata. Una piccola Galleria d’Arte allestita affianco al locale di proprietà ospita delle tele in cui c’è l’anima del luogo, la sua tradizione, la sua gente. E io, davanti quei quadri che mi parlano, ci rimarrei per ore.

Dove: Lorica, La terrazza sull’Arvo

La Terrazza sull'Arvo. Lorica, Sila

Ho assaggiato la Sila sulle sponde del lago

Dopo una giornata cosi carica di attività, la perfetta conclusione. Salumi, formaggi , polpette, frittelle, bruschette, verdure sottolio o sottaceto, formaggi calabresi caprini e pecorini stagionati e freschi, salumi calabresi, prosciutto, capocollo, salsiccia, soppressata, n’duja. E poi il tipico caciocavallo silano, i funghi silani e le patani ‘mbacchiusi silane.

Qui la Calabria (e la Sila) la si prende a morsi oltre che a sorsate, con vini calabresi di ottime cantine e birre artigianali prodotte direttamente qui o selezionate.

Dove: Lorica, ilbrilloparlantelorica.it

Ho dormito in un hotel dov’è Natale tutto l’anno

Oh, oh oh, adesso sì che arriva davvero un’inaspettata sorpresa! Dormire in un posto più magico di così non si può. In questo hotel tutto è a tema natalizio in qualsiasi periodo dell’anno. Uno scintillio entusiasmante per i bambini e, diciamocelo pure, l’occasione perfetta affinché noi adulti possiamo tornare piccoli immediatamente.

Dove: Camigliatello, Albergoabetebianco.it

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Abete Bianco Albergo del Natale, Camigliatello Silano, Calabria

Ho fatto un’immersione nella magica foresta silana

Dal Centro Visite del Parco “il Cupone”, la Guida Ufficiale del Parco Saverio mi ha accompagnata in percorso ad anello senza difficoltà tecniche e quindi adatto a tutti. La cosa bella è che i recinti faunistici permettono di vedere alcuni animaletti meravigliosi come daini e cervi. Qui ho potuto finalmente incontrare il Pino Laricio, dalla bellezza incredibile.

Dove: Spezzano della Sila, Centro Visita Cupone

Un Pino Laricio del Parco Nazionale della Sila
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Ho raccolto i lamponi per portarli a casa

Anche se la raccolta a ottobre è quasi agli sgoccioli, ho avuto la fortuna di poter prendere dei deliziosi lamponi direttamente dai filari di una fattoria per portali a casa, così come hanno fatto nei mesi precedenti tantissime persone passate da questa interessante azienda agricola a gestione familiare. Qui tutto viene coltivato e trasformato in prodotti genuini come. ad esempio, le deliziose confetture.

Dove: Camigliatello Silano, fattoriapupo.it

Fattoria Pupo, Sila

Ho visto la pittoresca chiesetta di S. Lorenzo sul lago Cecita

Questo lago non rientra nel perimetro del Parco Nazionale ma si trova comunque nella più estesa Area Mab Sila (Riserva della biosfera UNESCO). Un minuscolo e delizioso luogo di culto in legno, a cui fa compagnia solo il rumore del vento e dei campanacci delle mucche. Lo scenario è stupendo.

Dove: Spezzano della Sila

Chiesa S. Lorenzo sul Lago Cecita, Sila
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Ho gustato in osteria i sapori di una volta

Marito e moglie, davanti c’è una bottega enogastronomica piena di tipicità da comprare e dietro c’è un retrobottega dove il territorio lo trovi sul tavolo sapientemente cucinato. Qui la Sila (ma proprio tutta la Calabria) è tra gli scaffali appena entri e nei piatti che ti aspettano alle spalle.

Dove: Camigliatello Silano, Osteria Le Vie del Gusto

Osteria Le Vie del Gusto. Camigliatello, Sila

Mi sono sentita piccola piccola sotto i Giganti

La Riserva Naturale FAI dei Giganti di Fallistro o dei Giganti della Sila, è un luogo importantissimo perché in soli 5 ettari si trovano vecchi e maestosi esemplari di pino laricio silano. E sono di un fascino incredibile! Oggi ci sono 58 piante di Pino Laricio ultrasecolari, che si portano sulle spalle oltre 4 secoli.

I giganti hanno dimensioni impressionanti e i tronchi formano un colonnato naturale bellissimo e perfetto, dalle dimensioni che lasciano a bocca aperta. I tronchi possono infatti arrivare fino a 45 metri di altezza e avere un diametro alla base di circa due metri.

Oltre a conoscere per la prima volta i nostri incredibili e coraggiosi Giganti, ho anche abbracciato finalmente la loro altrettanto incredibile Manager calabrese: Simona Lo Bianco.

Dove: Croce di Magara – Spezzano della Sila, FAI – I Giganti della Sila

I Giganti della Sila, Calabria
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Una bellissima conclusione

Tirando le somme di queste mie due giornate lontane dal mio amato mare alla scoperta del Parco Nazionale della Sila, posso dire che la cosa che mi ha colpita di più è la ricchezza che ho trovato in termini di paesaggi naturali, attività ristorative, alberghiere, esperienziali.

Se tutto ciò lo uniamo all’accoglienza e al calore che ho riscontrato nei titolari di tutte queste attività, il risultato è davvero splendido.

Mi sono sentita distrutta e al contempo felice e soddisfatta. Ho fatto cose che non pensavo esistessero, mi sono innamorata di scenari montani che non immaginavo così belli, ho vissuto esperienze che mai avrei pensato di avere il coraggio di fare. Ho pensato al mio mare, ma anche a quanto possa essere calmante la montagna.

La vera conclusione è che se anche un’imbranata della montagna come me si è divertita così, ha superato tante sue paure e si è per l’ennesima volta sorpresa della sua terra, può e deve farlo chiunque.

E a tal proposito, voglio dire un grazie grosso quanto tutto l’altopiano silano alle Guide Ufficiali del Parco Nazionale che mi hanno invitata, ospitata e accompagnata nella loro amata casa.

La Sila mi ha fatto divertire alla follia. E spero possa vivere tutto questo anche tu.

* racconto realizzato in collaborazione con le Guide Ufficiali del Parco Nazionale della Sila per #SilaTripNetwork, il primo evento di narrazione digitale del Parco.

Grazie Giuseppe Intrieri per avermi donato alcuni scatti meravigliosi.


Laura Cipolla

Laura Cipolla

Nata e cresciuta a Cetraro (CS), vivo da qualche anno a Milano "con il Cuore verso Sud". Qui trovi la mia Calabria a 360°, che è anche la tua.

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