Vajanelli jarli, fritti e arrustuti: come cucinare i peperoni calabresi
Quando dici “vajanelli” non ci sono dubbi per i cetraresi: si parla dei peperoni, una delle verdure più utilizzate a Cetraro, il mio paese calabrese in provincia di Cosenza.
E nemmeno io ho dubbi, sono decisamente il mio alimento preferito!
Sono dolci o piccanti, dal colore verde se non ancora maturi e rosso quando invece raggiungono la piena maturazione.

Ogni anno, appena dopo la metà di marzo, mio padre dice “Sta arrivannu San Giuseppi, è l’ura i fa u pruvinu!”. In pratica il periodo ideale per piantare i semi dei peperoni nel semenzaio si identifica tradizionalmente con la festa di San Giuseppe del 19 marzo. A maggio le piantine nate vengono estrapolate e disposte nei solchi di terra e da luglio fino a settembre, è tempo di raccolta!
Adesso invece è tempo di farti venire l’acquolina in bocca!
Noi cetraresi abbiamo diversi modi di preparare “i vajanelli” tramandando questa usanza da generazione in generazione, proprio come il mio papà ha fatto con me. Ecco come si preparano i vajanelli alla citrarisi!
In questo racconto trovi (indice)
Vajanelli jarli e vajanella pisata
A Cetraro i contadini dovevano assolutamente trovare un modo per conservare i peperoni anche durante l’inverno: è così che nascono le lunghe trecce rosse di peperoni, in cetrarese “surii i vajanelli”, che puoi vedere lì, dove meno te lo aspetti, a dare quel tocco unico di tipicità calabrese a case e finestre della città.
Con uno spago grosso infilato in un ago altrettanto grande viene meticolosamente infilzato ogni picciolo dei peperoni dando vita ad una meravigliosa treccia dal rosso vivace da porre poi a essiccare al caldo cocente di agosto/settembre, ma in un punto non totalmente soleggiato.
Il risultato sono dei peperoni secchi croccanti e friabili da friggere in padella con olio e sale (“jarli” in cetrarese).
Ecco zia Maria che, con tanta pazienza, cuce le ghirlande di peperoni per porle poi ad essiccare al sole. Vederla all’opera è così emozionante e il cuore mi si riempie di orgoglio.
Oppure si passano velocemente in forno e poi spezzettati finemente per dar vita a un altro prodotto alimentare inimitabile: la vajanella pisata, una spezia tritata ideale per conferire un gusto unico ai piatti classici (uova fritte, verdure, pasta, etc.).
La vajanella pisata è così radicata nella storia di Cetraro tanto da essere ingrediente fondamentale nella preparazione di alcuni prodotti tipici come salumi e pesce salato.
Vajanelli fritti
Si sa: il fritto rende tutto più saporito. E quindi puoi immaginare cosa succede quando i peperoni cetraresi vengono fritti in padella… mmm che bontà!

I vajanelli fritti sono ottimi se gustati da soli o mischiati alle patate come da vera tradizione cetrarese.

Io adoro letteralmente la “pitta fritta cu i vajanelli”: una frittella di media grandezza (ma dal grande sapore) fatta con farina, acqua, un pizzico di sale e peperoni velocemente fritti prima in padella. Mmmmm… et voilà!

Vajanelli arrustuti
Prendi i peperoni, buttali sulle braci ardenti, poi sbucciali e poggiali su una fetta di pane morbido.
…. ora chiudi gli occhi e tira un morso, le tue papille gustative saranno travolte da un mix di sapori indescrivibile!
Vajanelli crudi
Un alimento ricco di vitamine e dal sapore deciso, per gli amanti dei sapori al naturale. Oltre che da gustare da soli, sono ideali anche per insaporire le Insalate di pomodoro.

Ok, lo so che ti è venuta fame! Potrei provare in tutti i modi a descriverti il sapore che si scatena nelle papille gustative quando mangi i vajanelli citrarisi, ma l’unico modo per vivere questo viaggio nel gusto locale è assaggiarli!
Ti lascio con un bel piatto di pasta al sugo con salsiccia e vajanelli arrustuti e ti aspetto a Cetraro!

Michela
24/11/2016 at 17:04ma questo blog è una delizia!! 😀 😀 😀
LOVECetraro
24/11/2016 at 17:18Michela! Anche tu appassionata di “vajanelli”? ??? Grazie per i complimenti ?
Mara
05/01/2017 at 08:36Vabbè io una volta entrata sul tuo stupendo blog – ah l’idea comunque è fantastica! – sono andata subito al sodo e sono stata attratta dai sapori della tua terra.
Ma che bontà che devono essere questi vajanelli… belli da vedere e gustosi da mangiare 🙂
LOVECetraro
05/01/2017 at 08:49Brava Mara hai fatto bene! Qualcosa mi fa capire che hai già fame di prima mattina ? Beh, ti assicuro che i vajanelli sono ottimi per una colazione salata ? Quando vuoi ti aspetto per farteli assaggiare ???
ornella dameno
02/02/2017 at 12:51…… buoni i vajanelli …..quelli alla brace e poi pelati … così non mi danno fastidio allo stomaco …… magari ci faccio un salto a Cetraro ….. o magari me li porti tu!!!!
LOVECetraro
02/02/2017 at 14:22Ornella golosona! D’altronde come non esserlo con queste prelibatezze, non è possibile stare a dieta! Ti aspetto a Cetraro stra-volentieri per una ricca dieta mediterranea! 😉
Salerno
06/02/2017 at 12:32Tutte le varianti fanno venire l’acquolina in bocca, io però scommetto sulla “pitta fritta cu i vajanelli”! Magari vengo a Cetraro nel mese di Luglio per raccogliere i vajanelli, chissà che sapore avranno qui a Salerno!
LOVECetraro
07/02/2017 at 10:27La pitta fritta la adoro! Ogni volta che Filomena (la moglie del mio papà) me la prepara… sono in estasi! Si, devi venire a Cetraro. così te la faccio assaggiare 🙂
Fabio
19/10/2018 at 16:36Bellissime queste tradizioni locali. E poi i piatti uno più bello e più buono dell’altro!
Laura
23/10/2018 at 20:23Ciao Fabio! In Italia siamo ricchi di tradizioni meravigliose racchiuse nei piccoli e sconosciuti luoghi. Sono questi che vanno valorizzati!