In viaggio tra i Borghi Più Belli d’Italia in Calabria
Scoprire quali sono i Borghi Più Belli d’Italia in Calabria credo sia un ottimo modo per viaggiare attraverso una selezione di luoghi la cui incommensurabile bellezza e particolarità è addirittura certificata.
Ammetto che per me è sempre più difficoltoso fare una scelta chiusa e definita di luoghi o di attrazioni da consigliare a chi vuole scoprire la mia Calabria. Questo perché man mano che i miei anni passano studiando, imparando, vivendola e la raccontandola, più grande si fa la consapevolezza che mai nessuna lista potrà bastare.
Ma dopo le “10 Mini guide per zona su cosa vedere in Calabria”, ecco che questa narrazione sui Borghi Più Belli d’Italia mi aiuta in un’altra selezione, con un racconto che scrivo di getto e, come sempre, di cuore, spinta dalla vittoria di Tropea come Borgo dei Borghi 2021 in sfida con gli altri 19, uno per regione.
In questo racconto trovi (indice)
Cosa significa far parte dei Borghi Più Belli d’Italia
Per un paese o una città italiana, essere parte del Club dei Borghi Più Belli d’Italia significa aderire all’omonima Associazione nata nel 2001 sulla spinta della Consulta del Turismo dell’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani).
È importante sapere che lo scopo di questa Associazione è, in primis, quello di tutelare e valorizzare i piccoli borghi evitandone la perdita del patrimonio tangibile e non. Farne parte porta ad una grande visibilità mediatica, con ricadute molto positive che aiutano nel raggiungimento dell’obiettivo prefissato dal Club.
Ma come fa un borgo ad essere ammesso all’Associazione de “I Borghi Più Belli d’Italia” e quindi a utilizzarne il marchio? La risposta è che deve soddisfare alcuni criteri considerati requisiti essenziali secondo la “Carta di Qualità” e il “Regolamento”, come il numero di abitanti e di edifici storici, la conoscenza dei flussi turistici, la qualità urbanistica e di vita, la presenza di Uffici di Informazione Turistica, eccetera. A vagliare la candidatura è un Responsabile della Qualità, il Consiglio Direttivo, il Comitato Scientifico con perizia sul posto.
Quali sono i Borghi Più Belli d’Italia in Calabria
Insomma, visitare uno dei Borghi Più Belli d’Italia significa avere la garanzia di vivere una destinazione dalla spiccata bellezza e valenza storico-artistica. Che ne dici quindi di venire con me a vedere quali sono i Borghi Più Belli d’Italia calabresi? Ho anche creato una mappa per aiutarti a capire meglio dove si trovano.
Attraversiamo le province di Cosenza, Crotone, Vibo Valentia e Reggio, camminiamo tra borghi incastonati nel verde più selvaggio e altri affacciati come balconi sull’acqua, incontriamo gente di montagna e gente di mare, cogliendo la vera essenza della mia terra in viaggio tra i 15 Borghi Più Belli d’Italia della Calabria.
Aieta (CS)
Aieta è la congiunzione tra montagna e mare della Riviera dei Cedri sul tirreno cosentino, è la risalita dalla costa verso il borgo, quando ti lasci alle spalle la meravigliosa vista sul Golfo di Policastro e accogli quella dei tantissimi monti che adornano il paese come una collana.
© foto di Maurizio Vena
Enotri, Lucani, Romani, Bizantini, Normanni, Svevi, Aragonesi, Angioini: Aieta è stato un crocevia di popoli che hanno lasciato i segni del loro passaggio.
L’aria fresca di montagna del Parco Nazionale del Pollino qui ti entra tutta nei polmoni. Siamo a circa 500 metri d’altezza dove probabilmente svettano le stesse aquile da cui deriverebbe il nome di Aieta e che è rappresentata anche nel suo stemma.
Cosa vedere ad Aieta? Non perderti il cinquecentesco Palazzo Rinascimentale Martirano-Spinelli che ruba tutta la scena panoramica del borgo e accoglie il MU.VI.D’A Museo Virtuale d’Ajeta, visita la Chiesa Madre Santa Maria della Visitazione, le tantissime cappelle sparse per il paese e gli altrettanti portali artistici del ‘700 e ‘800, opera di maestri scalpellini locali.
Altomonte (CS)
Altomonte è un abbraccio verde e azzurro tra le imponenti cime dei monti Pollino e Orsomarso, la piana di Sibari e la Valle dell’Esaro, il Mar Ionio.
Siamo in provincia di Cosenza, in uno dei Borghi Più Belli d’Italia che ti accoglie a circa 500 metri d’altezza, lì dove riecheggiano i suoi antichi nomi come Balbia, nominata da Plinio il Vecchio per il famoso vino Balbino, o l’arabo Brahalla o ancora Altumflumen. E in un attimo arrivi al 1352, per chiamarlo col suo attuale nome e gridarlo ad alta voce come ad affermarne la bellezza.
Qui ogni muro ricorda il medioevo calabrese, di quando Filippo Sangineto, conte di Altomonte e Corigliano e barone di Sangineto, fece acquisire al borgo di Altomonte un ruolo molto importante.
Cosa vedere ad Altomonte? Scopri la chiesa di Santa Maria della Consolazione col portale e il rosone in stile gotico d’oltralpe, l’annesso Convento dei Domenicani con un importante museo, la Torre normanna voluta da Guglielmo Pallotta, il complesso monastico di San Francesco di Paola, il Parco comunale del Farneto con l’omonimo lago, il Teatro Costantino Belluscio.
Bova (RC)
Χώρα του Βούα in greco, Chòra tu Vùa in greco di Calabria. In provincia di Reggio, nell’area più a sud della Calabria e del continente europeo, Bova è, tra i Borghi più Belli d’Italia in Calabria, quello che custodisce l’identità ellenica dei greci che arrivarono qui tra l’VIII e il VI secolo in cerca di fortuna.
© foto di Maurizio Vena
Bova è infatti la capitale della cultura greca di Calabria, immersa nel Parco Nazionale dell’Aspromonte dove percepisci tutta la leggenda della regina greca che avrebbe guidato le sue genti sul Monte Vùa, ricovero dei bovini. In cima alla rupe del borgo c’è impressa l’orma del piede della regina: sappi che se la calzi perfettamente potresti trovare un tesoro.
Cosa vedere a Bova? Ammira i resti del Castello normanno che svettano e dominano la scena, le tante chiese tra cui quella del Patrono San Leo, il Museo della Lingua Greco-Calabra “Gerhard Rohlfs”, la locomotiva d’epoca che trovi in uno slargo del borgo, il sentiero della Civiltà Contadina, un vero e proprio salto nella tradizione.
Buonvicino (CS)
Buonvicino è un un borgo della provincia di Cosenza che si immerge nel Parco Nazionale del Pollino, l’area protetta più grande d’Italia, allungandosi e spargendosi con innumerevoli contrade nella vallata del Fiume Corvino fino ad arrivare al Mar Tirreno sulla Riviera dei Cedri.
© foto di Maurizio Vena
Pronunciando il suo nome, impari che la tradizione vuole che sia stata l’unione di 3 luoghi vicini ma separati a far nascere Buonvicino a metà del Trecento, con i due casali di origine ellenica e l’altro di origine romana che diventano “buoni vicini” grazie ai monaci basiliani. Oppure il nome sarà opera del baco da seta – bombiyx in greco – che qui veniva coltivato.
Nella parte più antica di questo paese tra i Borghi Più Belli d’Italia in Calabria, ti senti anche tu parte delle case che si stringono forte sotto l’occhio vigile di quel puntino nero che puoi vedere in alto alzando lo sguardo: è la statua in bronzo alta 7 metri di San Ciriaco, il patrono del paese.
Cosa vedere a Buonvicino? Proprio di San Ciriaco, visita la Chiesa nel borgo e l’altra più immersa nella natura e attigua alle grotte, dove il santo visse da eremita tra il X e l’XI secolo. Scopri i tanti palazzi nobiliari che parlano di duchi e baroni, come quello in cui ha sede il MAGB – Museo del gusto e delle tradizioni popolari. A circa 800 metri d’altezza trovi il Santuario della Madonna della Neve e a circa 900 metri il Sasso dei Greci, antico insediamento greco immerso in una natura incontaminata.
Caccuri (KR)
Caccuri è uno stretto labirinto di strade e vicoli aggrappato a uno sperone roccioso, che sale, sale sempre di più per arrivare al suo centro focale, quel meraviglioso castello affacciato sul panorama crotonese che sta in mezzo all’altopiano della Sila e al Mar Ionio.
© foto di Saverio Arcieri
Camminare tra le salite e discese di questo borgo che guarda al fiume Neto, significa percorrere la storia di romani, monaci basiliani e potenti feudatari, alcuni dei quali erano dei grandi mecenati artistici. Un passo dopo l’altro tra le tortuose vie, ti trovi nelle “rughe”, slarghi di vita sociale che si aprono sugli ingressi delle case, lì dove si chiacchiera, ci si racconta, dove il tempo passa.
Cosa vedere a Caccuri? In questo viaggio tra i Borghi più Belli d’Italia in Calabria, qui è Impossibile non restare ammaliati dal Castello con la torre merlata, poggiato sul punto più alto del borgo. Ti consiglio di visitare anche la Chiesa di S. Maria delle Grazie, il complesso della Badia di S. Maria del Soccorso e la Villa comunale con i giochi per i bambini e, per gli adulti, lo spettacolo sulle particolarissime rocce calcaree che sorreggono il castello.
Chianalea di Scilla (RC)
Scylla in origine era una creatura bellissima, così come il borgo di Chianalea che non ha subito alcuna metamorfosi, è rimasta la stessa splendida ninfa che ama tuffarsi nelle acque della Costa Viola.
“Piana delle Galee”, con rimando alla sua identità marinara, è una delle ipotesi sulle origini del nome di questo splendido agglomerato di case a picco sul mare, sorvegliate a vista da una sentinella d’eccezione: il Castello Ruffo.
Tra i I Borghi più Belli d’Italia in Calabria, a Chianalea di Scilla la storia si perde nel mito. E il mito diventa storia, se consideri che le creature mitologiche Scilla e Cariddi legate a Ulisse altro non sono che una giustificazione per la difficile navigazione nello Stretto. E poi la rocca fortificata sin dalla tirannide di Anassila di Reggio, un baluardo della forza e della resistenza di Scilla. Una fortificazione che diventa palazzo durante l’epoca dei Ruffo di Calabria, che fanno del Castello di Scilla un simbolo del loro potere e della loro importanza culturale.
Cosa vedere a Chianalea di Scilla? Oltre al Castello, non perderti le chiese del borgo: sono tutte scrigni di opere d’arte di un valore inestimabile e raccontano una storia di profonda devozione. Cammina tra i vicoli di Chianalea, lasciati trasportare dal rumore delle onde e perditi nell’immensità del mare che si affaccia tra le case.
Civita (CS)
Il borgo di Civita è un “nido d’aquila”, incastonato tra le rocce del Parco Nazionale del Pollino. È il suo stesso nome a suggerirlo ed è la sua natura a confermarlo.
© foto di Maurizio Vena
Civita è la patria degli Arbëreshë, gli albanesi d’Italia, che in Calabria fondarono suggestivi villaggi dove ancora si conserva una forte identità. Non è raro poter vedere ancora abitanti di Civita con i vestiti della tradizione arbëreshë o ascoltarli incantati mentre fanno rivivere un’antica lingua, mai scomparsa.
Cosa vedere a Civita? Avventurati in una discesa fino al Ponte del Diavolo, il leggendario ponte sul Raganello; passeggia tra le Case Kodra, tipiche abitazioni che sembrano simpatici volti umani per la loro struttura; alza lo sguardo tra i comignoli, elementi decorativi, ma soprattutto oggetti che sono il riflesso di una tradizione popolare e il simbolo della famiglia che vive sotto quel tetto.
Fiumefreddo Bruzio (CS)
Flumen Frigidum è il fiume di acqua fredda che ha dato il nome a questo borgo medievale, uno tra i Borghi più Belli d’Italia in Calabria che sembra quasi emanare calore quando il sole si tuffa nel Mar Tirreno.
© foto di Maurizio Vena
Fiumefreddo Bruzio è un borgo fortificato e poco è cambiato nella sua struttura da quando i normanni fecero costruire una torre, ampliata e trasformata poi nel Castello della Valle. Si accede al paese dalla Porta Merlata e si resta stupiti dalla bellezza di un borgo che vuole rinascere grazie ai suoi palazzi nobiliari, ai suoi giardini, alla storia che si mescola all’arte contemporanea convivendo in un magnifico tentativo di unire passato, presente e futuro.
Cosa vedere a Fiumefreddo Bruzio? Immergiti nel colore della pietra dato da Salvatore Fiume, un artista che dagli anni ‘70 ha donato murales e statue bronzee che puoi incontrare a spasso per il borgo. Ma nel magico momento del tramonto, tra le mura del Castello, ascolta soltanto l’eco della storia portato dal vento. Il passato non è più così remoto e quegli attimi fanno parte di un’altra storia che si scrive davanti ai tuoi occhi. E se vuoi fare un tuffo nella natura, raggiungi le Cascate del Fiume di Mare.
Gerace (RC)
Gerace è la rupe dello sparviero, il luogo in cui secondo la leggenda un rapace ierax accompagnò i Locresi mettendoli al riparo dalle incursioni saracene. Uno dei Borghi Più Belli d’Italia in Calabria, questo, in cui la pietra si fa storia e nel silenzio rintoccano ancora le 100 campane.
Entrando da una delle antiche porte si ha l’impressione di venire catapultati in un’altra epoca, nel silenzio dei vicoli e nelle architetture che raccontano di un passato glorioso. Sembra quasi di poter vedere il vescovo Pellicano che entra a cavallo dalla Porta della Meridiana, i normanni Roberto e Ruggero che si spartiscono il Regno di Napoli nella sala di Mileto, i cinque martiri che qui vennero uccisi per le loro idee rivoluzionarie.
Cosa vedere a Gerace? Ogni deviazione conduce a una sorpresa, a una chiesa che custodisce opere d’arte di immenso valore. Vai al Belvedere dalle Bombarde per vedere un incredibile panorama attraversando la Porta del Sole. Arriva a Piazza Tribuna con la maestosa Cattedrale normanna che poggia su un impianto di epoca bizantina. Gerace è satura di tesori e ci si sente sopraffatti da tanta bellezza. E allora bisogna riprendere fiato e rimettersi in cammino.
Morano Calabro (CS)
Chiunque abbia avuto la fortuna di visitare Morano, lo descrive come un presepe con le luci alle finestre come fiaccole scintillanti nella notte. Il nome di questo borgo senza tempo nel parco del Pollino è infatti, secondo alcuni, derivante dal greco méruma, parola che ricorda questo mucchio di case una sull’altra.
© foto di Maurizio Vena
Una curiosa leggenda vuole che i moranesi furono protagonisti di una vittoria contro i saraceni, portando in giro per il villaggio la testa del condottiero. Le prime testimonianze di Morano risalgono però all’epoca romana, precisamente a un’iscrizione su una pietra miliare.
Cosa vedere a Morano? Tra i Borghi più Belli d’Italia in Calabria, qui sei in un labirinto di pietra da percorrere con lo sguardo all’insù per non perderti neanche un particolare di questa scalata al Castello normanno. Qualche passo e raggiungi la Collegiata dei Santi Pietro e Paolo che conserva quattro statue di Pietro Bernini. Ma interessante è anche la Collegiata di Santa Maria della Maddalena, nella parte bassa del borgo, con la splendida Madonna degli Angeli del Gagini, il ciborio con gli angeli del Bernini e lo straordinario Polittico Sanseverino realizzato da Bartolomeo Vivarini. Nel borgo c’è ancora tanto da vedere, ma a pochi chilometri ti puoi catapultare nella Provenza calabrese con lo straordinario Parco della Lavanda, dove la storia di questa preziosa essenza ti rapisce l’olfatto e il cuore.
Oriolo (CS)
Aggrappato alle falde del Monte Pollino, il borgo di Oriolo abbraccia il suo castello, un baluardo di forza e resistenza, simbolo di un paese che non vuole sparire. Da Orzoùlon e Orgiòlou ha origine il curioso nome del borgo di questo borgo, che sta a significare “chicco d’orzo”.
© foto di Maurizio Vena
Qui ti trovi in uno dei Borghi più Belli d’Italia in Calabria la cui origine è legata alle vicende della potente città magno greca di Sibari sotto la quale prendeva il nome di Kàstron Orzoulon, e alla cui caduta corrisponde un lento ed inesorabile decadimento anche del borgo stesso. Il luogo ebbe una ripresa solo intorno all’anno mille, divenendo luogo sicuro per le popolazioni che sfuggivano alle incursioni saracene e che nel castello-fortezza trovavano riparo.
Cosa vedere ad Oriolo? Oggi è possibile visitare il castello grazie al recente restauro, e la Chiesa Madre di origine normanno-sveva dedicata a San Giorgio e custode di numerosi tesori scultorei e artistici. Una passeggiata nel borgo ti permette di ammirare palazzi nobiliari e scene di vita quotidiana, che rendono questo luogo veramente autentico.
Rocca Imperiale (CS)
Ai confini con la Basilicata e in provincia di Cosenza, c’è il Borgo di Rocca Imperiale, definito la porta d’ingresso della Calabria. Quella che ti appare è la visione di una rocca, con le case disposte a gradinata che accompagnano lo sguardo direttamente verso il maestoso castello. Un alveare di costruzioni che si accende di luce e profuma di limoni che si sono guadagnati il marchio IGP. Proprio i suoi limoni hanno ispirato il logo di questo mio progetto, il “limon-cedr-otto”, un agrumoso mix tra limoni, cedri e bergamotti calabresi.
© foto di Daniele Oriolo
A Rocca Imperiale sono ancora tangibili le tracce lasciate da Federico II di Svevia che qui costruì il castello; infatti al borgo venne dato il nome odierno in suo onore, sostituendo l’antico Castrum Carcari riferito alle miniere di calce. I primi insediamenti umani vengono fatti risalire all’VIII secolo, ma il vero sviluppo del borgo si ha solo in epoca federiciana.
Cosa vedere a Rocca Imperiale? Visita, oltre al Castello, le chiese di Rocca Imperiale, testimonianze di differenti epoche. Dalla Chiesa Madre, edificata sotto il regno di Federico II agli inizi del 1200, alla Chiesa di San Giovanni Battista, di Sant’Antonio da Padova, del Rosario e del Carmine, che coprono un arco temporale di circa 200 anni. A Rocca Imperiale non puoi perderti neanche il Museo delle Cere all’interno del Monastero dei Frati Osservanti. E tra le vie del paese, ti circondi delle poesie impresse sulle piastrelle che adornano case e palazzi.
Santa Severina (KR)
Sulla valle del fiume Neto, Santa Severina è la città degli Enotri e del vento, che come un vortice di emozioni ti acchiappa portandoti a scoprire le bellezze del borgo. È come una nave di pietra che solca il cielo e si lascia trasportare dalla brezza.
© foto di Alessandra Moscatello
L’antico nome di Santa Severina risalente al periodo greco era Siberene, traslata poi in Santa Severina con l’arrivo dei Bizantini guidati da Niceforo Foca.
La storia di Santa Severina prosegue poi con l’assedio e la conquista normanna, quando viene eretto il Castello e la popolazione viene costretta a lasciare il culto greco per quello latino. Quella di Santa Severina è la sorte di molti borghi dominata dagli Svevi, dagli Angioini, dagli Aragonesi e poi rimasta in mano a feudatari come i Carafa e i Ruffo.
Cosa vedere a Santa Severina? Del periodo bizantino rimane il caratteristico quartiere di Grecìa, ma anche testimonianze architettoniche importanti come il Battistero e la Chiesa di Santa Filomena. Per immergerti in un’atmosfera fuori dal tempo, non ti resta che varcare le porte del Castello Ruffo, un trionfo di decorazioni barocche che si sposano con la struttura militare imponente. Le decorazioni e le esposizioni all’interno ricordano il prestigio di questa fortezza divenuta poi residenza nobiliare. Affacciati dal Belvedere voluto da Gaeolotto Carafa e perditi nell’immensità del Marchesato fino a tuffarti con lo sguardo nel Mar Jonio.
Stilo (RC)
Sul fianco del Monte Consolino, nella vallata dello Stilaro, si trova un altro dei Borghi Più Belli d’Italia in Calabria chiamato “la Città del Sole”, crocevia di culture e di maestranze che hanno reso il borgo di Stilo un diamante con mille sfaccettature tutte da scoprire.
Secondo la leggenda, per sfuggire alle continue incursioni sulla costa, gli abitanti della colonia magno-greca di Kaulon decisero di trovare riparo verso l’interno, proprio sulle pendici del Monte Consolino chiamato in passato Stylos con il significato di “colonna”.
Il periodo più felice per questo luogo ebbe inizio sicuramente con l’arrivo dei monaci Bizantini, che lasciarono la loro traccia nella splendida architettura della Cattolica, un edificio con cinque cupolette e le absidi che guardano a oriente. All’interno adornano il tempietto numerosi affreschi di differenti cicli pittorici sovrapposti, ancora visibili. Nella foto di copertina di questo racconto mi trovo proprio davanti questo gioiellino.
Ma Stilo è ricordata anche per aver dato i natali al celebre filosofo Tommaso Campanella che, secondo la leggenda, si cibò proprio sul Monte Consolino dell’erba della Sapienza, divenendo uno dei pensatori più importanti e rivoluzionari del nostro tempo.
Cosa vedere a Stilo? Oltre alla sosta obbligata per visitare la Cattolica, Stilo ti offre numerosi tesori da ammirare, come i resti del Castello normanno, la chiesa di San Francesco, il convento della chiesa di San Domenico che ospitò Tommaso Campanella. E, passeggiando nel centro storico, a catturarti inevitabilmente ci sono il Duomo e la bellissima Fontana Gebbia (o dei Delfini) raffigurante due delfini intrecciati, simbolo dell’alleanza tra arabi e bizantini.
Tropea (VV)
Tra i Borghi Più Belli d’Italia in Calabria, Tropea è il “Borgo dei Borghi 2021”, ha il colore azzurro intenso del mare che arrossisce al tramonto, ha le sfumature calde del sole e il sapore della cipolla IGP. Tropea ha i colori e il gusto della Calabria, racchiusi in un borgo che si affaccia sulla Costa degli Dei.
Tropea anticamente era Portercole e il nome rimanda all’eroe che, superate le dodici fatiche, si riposò sulla rupe di ritorno verso la Grecia. Si dice che proprio Ercole fondò questa città in onore di Era/Giunone, sua nutrice, e la chiamò Tropheia. Questa è una delle leggende sulla fondazione di Tropea, le cui prime testimonianze si attestano al periodo dell’Età del Bronzo e del Ferro.
Tropea negli anni diventò una roccaforte bizantina, passando poi ai Normanni e agli Svevi. Riuscì a dominare i commerci delle principali rotte del Mediterraneo, producendo enormi quantità di materie prime, mantenendo sempre una certa indipendenza nei confronti dei feudatari. Tropea è simbolo di splendore e di libertà e, trascinata dalla voglia di disegnare, ho rappresentato il suo iconico santuario in una piccola illustrazione digitale.
Cosa vedere a Tropea? Sono tante le calette dove rilassarti o fare un bagno rigenerante nuotando nell’acqua turchese. Se vuoi scoprire il centro storico invece, oltre ai palazzi nobiliari e alle Chiese sparse per tutto il borgo, da non perdere è la caratteristica Santa Maria dell’Isola. Fondata da monaci ortodossi e poi diventata santuario dei benedettini, fa bella mostra di sé su un isolotto proprio di fronte alla rupe di Tropea. La puoi visitare avventurandoti sulla sua scalinata o semplicemente puoi ammirarla dall’Affaccio “Raf Vallone”, un balcone sulla Costa degli Dei che ti regala uno dei panorami più belli di tutto il Mediterraneo.
Il nostro viaggio tra i Borghi Più Belli d’Italia in Calabria termina qui. Il mio desiderio è che ti sia piaciuto, incuriosito, fatto sognare. Se vuoi lasciarmi un segno del tuo passaggio, ti aspetto nei commenti qui in fondo 🙂
Josephine Tedesco
11/12/2022 at 04:47A really interesting and informative article. I am a walker and would love to do a walking tour (with some driving obviously) to see all of the borghi you have mentioned,