Sulla Costa Ionica reggina, a pochi chilometri dal cuore dell’Area Grecanica e sospesa tra spiaggia e collina, ecco la piccola cittadina di Brancaleone.
Un paese che coniuga natura e cultura in un connubio perfetto che si riflette nei prati verdi e nel mare azzurro. Qui i colori accesi dal sole e il profumo di bergamotto riempiono la vita semplice degli abitanti.
La sua tradizione marinara e il suo legame inscindibile con il mare sono ricordati proprio nel Museo del Mare. Le spiagge sono sito di nidificazione prediletto dalle tartarughe Caretta Caretta che ogni anno regalano emozioni uniche a chi ha la fortuna di assistere alla schiusa, alla loro nascita, al loro lento dirigersi verso il mare. E poi c’è il Centro di Recupero delle Tartarughe Marine che si occupa di salvare questi preziosi esemplari dalle azioni umane, liberando poi le tartarughe guarite per restituire loro la vita e la libertà.
A fare da guardia, volgendo il tuo sguardo verso l’alto, c’è il borgo di Brancaleone Vetus, silenziosa vedetta e testimone di un passato millenario. Perditi tra i ruderi del borgo ormai fantasma, ritrova la serenità tra i profumi e i suoni di questa terra generosa, guardando un orizzonte sconfinato dall’antica piazza.
Te lo consiglio perché
Brancaleone sa stupirti ad ogni passo, ti permette di restare a contatto con il marema sempre alla scoperta della sua storia e del suo passato proteso ormai al futuro. A Brancaleone puoi gustare il bergamotto, l’oro verde calabrese, puoi fermarti ad ammirare l’alba al mare mentre il sole lentamente saluta un nuovo giorno.
Mizzica non lo sapevo!
A Brancaleone fu confinato il grande scrittore Cesare Pavese e qui rimase per otto mesi, dal 4 agosto del 1935, quando in manette arrivò alla stazione, al 15 marzo del 1936. Ancora puoi visitare la stanza dove trascorse i mesi di confino e dove iniziò a scrivere “Il mestiere di vivere”. Puoi inoltre seguire un percorso pavesiano, attraverso i luoghi più significativi legati all’autore.
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