Cuore storico della città di Cosenza, Cosenza vecchia si sviluppa su diversi colli, lì dove il fiume Crati bacia il fiume Busento.
Cammina lungo l’intreccio di vicoli molto stretti e tortuosi, percorrendo l’assetto tipico dei centri antichi del meridione, ammira i suoi scorci con palazzi signorili e i piccoli edifici carichi di eleganza.
Lasciati abbagliare dall’imponenza del Teatro Rendano e del Palazzo del Governo e poi alza la testa perché, davanti a te, c’è il Castello Normano Svevo, la cui torre ottagonale funge da firma di Federico II. Non perderti inoltre la grazia medievale del Duomo, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, riconosciuta Patrimonio Testimone di una Cultura di Pace dell’Unesco.

Te la consiglio perché
Cosenza vecchia è il volto storico della città, la parte antica che si riflette su quella moderna raccontando costantemente il suo glorioso passato. L’Atene della Calabria non ha ancora smesso di stupire!
Mizzica non lo sapevo!
Cosenza vecchia fu città amata da Federico di Svevia II e residenza di Luigi III di Angiò. Cosenza ha dato i natali a Bernardino Telesio, noto filosofo e naturalista del 1500 ed è sempre qui che nel 1860 Garibaldi fece un discorso affacciato proprio dal Palazzo del Governo.
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