Anticamente conosciuta come Argentarum, San Marco Argentano è legata in modo indissolubile con la storia normanna. Una pianura distesissima che, oltre al centro storico, comprende diverse contrade, affacciandosi sulle verdi montagne ricche di faggi e uliveti.
Sappi che questo paese viene definito come il più normanno della regione, perché da quando nel 1050 Roberto il Guiscardo la rese una piccola “capitale” della Calabria del nord, tutti i suoi feudatari successivi furono Normanni, fino all’arrivo degli Svevi.
Parti dal centro storico con i suoi vicoli stretti e gli archi di stile bizantino e vai alla scoperta del Duomo, la Cattedrale di San Nicola, che al suo interno nasconde la cripta normanna dell’XI secolo, la più ampia della Calabria dopo quella di Gerace (RC). Prosegui la tua visita alla Torre Normanna del Guiscardo, detta anche di Drogone, e percorri i suoi 5 piani su circa venti metri di altezza, attraversando la Sala delle Granaglie, la Sala delle Prigionia, la Sala delle Armi, la Sala delle Udienze e la Sala del Principe.
All’uscita, puoi esser certo di meritare il premio dell’irresistibile panzerotto fritto al bar difronte, godendoti un puro momento di cibo e cultura. Visita anche il Complesso Monastico di Sant’Antonio o dei Riformati e la Benedetta, e sappi che ti trovi davanti a uno tra i più antichi esempi di architettura francescana in Calabria. Pensa che in una sua piccola cella dimorava e si raccoglieva in preghiera il dodicenne prodigioso San Francesco da Paola, dal 1429 al 1430, ora Patrono della Calabria. La Chiesa della Riforma è infatti una delle tappe dell’emozionante Cammino di S. Francesco di Paola.
Te lo consiglio perché
San Marco Argentano è uno dei centri urbani il cui patrimonio storico-artistico è considerato tra i più importanti della provincia di Cosenza, grazie all’arte, alla storia e alle leggende che si incrociano continuamente tra le sue vie.
Mizzica non lo sapevo!
Quando vai a visitare la Torre Normanna, ricordati di non pronunciare mai il nome di Sichelgaita, seconda moglie di Roberto il Guiscardo. Molte ragazze dicono di sentirsi sfiorare la pelle o i capelli ogni volta che viene nominata. Io, per sicurezza, non l’ho fatto!
francescoscarniglia
23/02/2021 at 12:06da Sanmarchese ti ringrazio per il bellissimo articolo. E confermo che se passate da San Marco ricordate di deliziare il vostro palato con il “panzerotto di Gigino” proprio li alla vicino la Torre Normanna
Recensione utileLaura Cipolla
26/02/2021 at 10:53Mamma mia Fra, se penso a quel panzerotto mi sciolgo, ne mangerei minimo 3 ora 🙂
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