In Calabria ci sono tanti piccoli e deliziosi paesini che vale la pena visitare durante una breve gita fuori porta o una vacanza di più giorni, proprio come San Nicola Arcella, un gioiellino dell’Alto Tirreno Cosentino.
Racchiuso tra Capo Scalea di Scalea e l’Isola di Dino di Praia a Mare, questa è una chicca che merita di essere conosciuta e vissuta come un cammino che ti porta al panorama più spettacolare.

Si tratta di una piccola località turistica a circa 100 metri sul mare, con un litorale bagnato dal mio meraviglioso mare della Riviera dei Cedri. Nella bella stagione rimarrai stupefatt* da tutte quelle imbarcazioni, grandi o piccine, che fanno sosta davanti le bellezze di questo posto trasformandolo in un porto naturale.
Camminare per San Nicola Arcella significa ripercorrere la sua storia legata alla vicina Scalea, alle incursioni saracene via mare attraverso il suo famoso Arcomagno, alle signorie dei Sanseverino, dei Caracciolo e degli Spinelli, alla Torre Crawford che bella e severa la protegge dal Cinquecento.

Passeggia nel centro storico coi suoi vicoli che sembrano avere tutte, come faro, la Chiesa di S. Nicola da Tolentino del ‘700. Tra le strette stradine, incontra le opere pittoriche e scultoree che raccontano diverse fasi della storia della Calabria e del paese, dallo sbarco degli Achei in età pre-ellenica fino agli anni ‘90 del Novecento. Affacciati dal Belvedere per rimanere senza fiato dal panorama che ti troverai davanti con protagoniste 3 regioni in contemporanea, Calabria, Basilicata e Campania e vista sulla torre Crawford di San Nicola Arcella, l’isola Dino di Praia a Mare, il golfo di Policastro, Maratea, Capo Palinuro e la parte dorsale del Pollino. Raggiungi il famoso e iconico Arcomagno, l’enorme roccia immersa nell’acqua usata dai saraceni per le incursioni via mare. O il vicino Arco di Enea. Fare un bagno al loro cospetto ti sazierà l’anima.

Te lo consiglio perché
San Nicola Arcella ti entra dentro come uno stato d’animo di bellezza, che ti rievoca paesaggi naturali indimenticabili insaporiti da arte, cultura ma anche divertimento. Questo qui non manca soprattutto le sere d’estate, quando il borgo vive al massimo attraverso locali e botteghe.

Mizzica non lo sapevo!
Lord Francis Marion Crawford, scrittore inglese dell’Ottocento, abitava nell’omonima torre di guardia e vi ambientò alcuni suoi racconti regalandoci diverse testimonianze sulla vita di questo piccolo borgo marinaro.
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