Staiti è il più piccolo comune della Calabria per numero di abitanti e si è guadagnato questo titolo grazie alle sue 200 anime o poco più.
Qui tutto è familiare e intimo, le case con le tegole cotte dal sole si affacciano sulle “rughe”, spazi che danno il senso della comunità, che uniscono e rafforzano i legami tra anziani e giovani che coraggiosamente hanno deciso di rimanere.
Staiti si racconta attraverso le porte dipinte degli antichi “catoi” cioè le caratteristiche cantine seminterrate, parla attraverso panorami unici e cibo genuino e tipico.
L’anima di questo paese sono i suoi abitanti, che ti raccontano la storia del paese che è anche la loro storia. Una storia di gente umile ma ricchissima di tradizioni importanti e valori ormai rari.

Ascolta quando ti parlano della Chiesa di Santa Maria della Vittoria, dei Santi Italo-Greci, di Sant’Anna e della loro profonda devozione, capace di attrarre come una calamita emigranti da ogni parte d’Italia e non solo.
Tutti vogliono ritornare qui, tutti vogliono rivivere anche solo per un attimo l’emozione di sentirsi a casa.
Prima di arrivare nel borgo, fatti rapire dalla bellezza architettonica della Chiesa di Santa Maria di Tridetti nella suggestiva contrada Badia. Qui le stratificazioni di pietra raccontano le stratificazioni di popoli, culture e religioni.
Te lo consiglio perché
Staiti è il posto giusto per vivere un’esperienza a contatto con la natura in un paese in cui, a fine giornata, tutti ti chiameranno già per nome. A Staiti puoi conoscere saperi e sapori di una terra che non si risparmia mai e che ti resterà nel cuore per molto tempo.
Mizzica non lo sapevo!
Durante il suo “Viaggio a Piedi”, passò da Staiti il famoso scrittore ed illustratore inglese Edward Lear che impresse su carta immagini vivide della Staiti del 1847. Staiti è, infatti, il punto di arrivo del “Sentiero dell’Inglese”.
Lascia un commento