#LibriCalabbrisi: “‘U Principìcchiu”, la favola per adulti e bambini parla il cosentino-rendese
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‘U Principìcchiu, per chi…
♡ Vuole conoscere/far conoscere un dialetto calabrese che presta colori e sfumature a uno dei libri più famosi di sempre.
♡ È adulto, ma desidera viaggiare sui pianeti della fantasia per tornare bambino e capire il vero senso del vivere.
♡ È un amico premuroso, che vuole regalare lezioni di vita attraverso un libro
♡ È un genitore, desideroso di leggere alla sera una storia al proprio bambino per educarlo a diventare un adulto di cuore, coraggioso, leale e responsabile.
Il Libro
Se nella vita non hai ancora avuto la fortuna di incontrare questo delicato e dolce principino dai capelli color oro, proveniente dall’asteroide B612, la prima cosa da sapere prima di parlavi de “‘U Principìcchiu” è che “Le Petit Prince” è un racconto scritto da Antoine de Saint-Exupéry nel 1943 e uno dei più celebri, venduti e tradotti della storia.
Il motivo di questo successo? Sta nei suoi protagonisti, capaci di parlare il linguaggio universale della semplicità, dello stupore, dell’immaginazione, per impartire genuinamente, come un farmaco naturale, incredibili lezioni di vita che non hanno controindicazioni di tempo, luogo o età e parlano di amore, amicizia, senso della vita.
Il piccolo Principe solitario e innamorato della sua rosa, il pilota d’aerei e la volpe che diventano suoi veri amici, il re, il vanitoso, l’ubriacone e tutti gli altri personaggi che si incontrano durante il viaggio, ci svelano verità semplici quanto sacre: la vera bellezza delle persone non si vede con gli occhi, le apparenze possono ingannare, è importante assumerci la nostra responsabilità nei rapporti con gli altri, inutile cercare all’esterno ciò che dobbiamo trovare dentro di noi, siamo fatti di relazioni e bisogna dedicare del tempo a coltivarle, non bisogna nascondere i propri sentimenti per orgoglio perché potrebbe causare danni, amare significa lasciar liberi.
Hai capito perché dalla sua nascita “Il Piccolo Principe” ha iniziato e continua a risorgere in tutte le lingue e i dialetti del mondo? Con le sue circa 300 traduzioni, continua a trasmettere il suo messaggio a qualsiasi persona, di qualsiasi età ed etnia.
E tra il francese “Le Petite Prince”, l’inglese “Little Prince”, lo spagnolo “El Principito” o tra quelli dialettali come il milanese, il piemontese, il gallurese, ecco arrivare anche il cosentino-rendese “‘U Principìcchiu” che, grazie a Lindo Nudo, può trasmettere i suoi valori facendoci viaggiare tra suoni e colori della mia regione. Ti assicuro che, come me, di questa edizione calabrese ti innamorerai fin dalla prefazione a cura di Peppino Mazzotta, attore di Domanico (CS) che ha recitato non solo in teatro, ma anche al cinema e in tv (tra alcuni, Il commissario Montalbano, R.I.S. – Delitti imperfetti, Distretto di Polizia).
‘U Principìcchiu, l’autore
Lindo Nudo non è uno scrittore, ma un attore, regista e autore teatrale, fondatore e Direttore artistico della compagnia Teatro Rossosimona con base all’Università della Calabria di Rende (CS). Come mai ha quindi tradotto questo libro?
Lindo aveva un sogno nel cassetto da vent’anni, da quando nel 1989 fa il servizio militare tra le montagne della Sila e del Pollino e scambia libri con un suo amico che gli fa conoscere proprio “Il Piccolo Principe”. Folgorato dalla storia, comincia a regalarlo a tutte le persone a lui care e inizia ufficialmente una sfida col suo amico per vedere chi riusciva a collezionare più traduzioni del libro. Inizia a raccoglierne tra i più disparati, dalla Germania, a New York, dalla Spagna al Paraguay, dalla Lituania all’Albania, ottenendo la vittoria con oltre 50 copie nella sua teca.
E quando passa a collezionare quelli dialettali delle regioni italiane, inizia a maturare l’idea e la voglia di tentare una traduzione in calabrese. Lo fa partendo da casa sua, il teatro, mettendo in scena “‘U Principìcchiu” con qualche parte in cosentino-rendese. Arriva poi, nel 2016, a compiere la faticosa ma pazzesca opera di traduzione dell’intero libro.
Una delle mie parti preferite
“Statti bùonu, – l’avìa rispusu ‘a vurpa. – Statti a sentē ‘ssu segretu. È ‘nu segretu sèmplice sèmplice: si vida bùonu sulu ccu ru core. ‘E cose cchiù mportanti ‘un si vìdanu ccu l’ùocchi. È ‘u tìempu ca tu à’ perdutu apprìessu a ra rosa tua ca l’à fatta diventà accussì mportante. L’ùommini s’a su’ scordata ‘ssa verità . Ma tu ‘un ti l’à’ de scordà. Tu divìenti responzabbile ppe sempre ‘e chiru ch’à’ addumesticatu. Tu si’ responzabbile d’a rosa tua”.
Perché leggere ‘U Principìcchiu
Credo che questo libro non vada solo letto, ma poi regalato, proprio come vuole quel contagio nato spontaneamente in tutto il mondo. Fa sognare, riflettere, capire, permette di conoscere e tramandare uno dei dialetti calabresi esaltandolo come lingua, spesso considerato un modo di parlare minore e perfino da evitare. Scorrendo le pagine, sentirai e vedrai la Calabria, i nostri colori, atmosfere, modi di dire, suoni.
Sentire per credere. Ti dò una piccola anteprima delle sensazioni che puoi provare leggendo “‘U Principìcchiu” con questo video di Lindo Nudo che legge e interpreta uno dei capitoli del racconto, durante quello che è diventato un vero e proprio spettacolo teatrale.
Potete acquistare il libro nelle librerie, sullo store di Rubettino o su Amazon.
“‘U principìcchiu”, traduzione di Lindo Nudo in dialetto calabrese, dall’opera originale “Le Petit Prince” di Antoine de Saint-Exupeéry
Genere: Favola, Racconto immaginario
Pagine: 126
Anno di pubblicazione: 2016
Casa Editrice: Rubettino